"Presente e futuro del settore, una visione dall’interno", Intervista per Il Giornale

ARpapà 2615modificataPicSettore e mercato della meccanica di precisione sono in continuo divenire, e aumenta il gap fra chi insegue il trend del "tutto e subito" e chi punta all’innalzamento costante della qualità. Renato Azzolini di AR Costruzioni Meccaniche ci racconta cosa è cambiato negli ultimi 10 anni e cosa aspettarsi per il prossimo futuro.

 

«Quarant’anni in questo mercato e ne ho viste passare di mode ed abitudini». A parlare è Renato Azzolini, fondatore e amministratore delegato di AR Costruzioni Meccaniche, azienda nata a Verona nel 1980 e specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione di piccole e medie dimensioni.
Un settore che, negli ultimi 10 anni, è stato anch’esso influenzato dai macro cambiamenti che hanno interessato l’economia in generale: la possibilità di rivolgersi al mercato online per soluzioni spesso quasi immediate e l’entrata in gioco di nuovi player internazionali hanno diffuso fra aziende e clienti l’abitudine del “tutto e subito”. Un trend che contrasta con l’esigenza, intrinseca nel settore, di operare per un innalzamento costante del livello qualitativo.
Ne deriva un’evoluzione che segue una duplice direttiva. Da un lato, aziende che offrono servizi low cost, abbattono i costi a discapito della qualità e incontrano la richiesta di produzioni che ammettono ampi margini di errore. Dall’altro, imprese che fanno della qualità un cavallo di battaglia, raggiungendo risultati notevoli a livello di riduzione del margine di errore nelle lavorazioni. «Oggi riusciamo a ottenere direttamente dai nostri centri di lavoro multitasking dei componenti che rispettano margini di tolleranza estremamente ristretti; 10 anni fa era quasi impensabile raggiungere gli stessi risultati senza passare attraverso seconde lavorazioni», racconta Renato Azzolini.

In quasi 40 anni di attività, AR Costruzioni Meccaniche ha sviluppato la profonda consapevolezza che o si è in grado di soddisfare richieste sempre più restrittive oppure si è fuori dal mercato della meccanica di precisione, facendola diventare un mantra aziendale. «Noi trattiamo soprattutto particolari meccanici di piccole e medie dimensioni in piccoli lotti, dove la precisione e la complessità dei dettagli realizzabili la fanno da padrone. Non neghiamo che la nostra preferenza è sempre più orientata verso lavorazioni anche complesse, commissionate da aziende strutturate, che spesso ci spingono a studiare soluzioni ad hoc migliorando continuamente il nostro know how».

Questa stessa strategia determina una presa di posizione chiara in merito ad outsourcing e delocalizzazione della produzione. Incidendo questi fattori negativamente sui tempi delle commesse, ne consegue che le imprese tecnologicamente più evolute e con predisposizione all’investimento abbiano la tendenza ad internalizzare il più possibile. «Un ufficio tecnico interno come quello di AR Costruzioni Meccaniche è un plus che non tutti possono permettersi, ma offre un vantaggio inestimabile poiché consente di seguire in tempi certi tutto il processo produttivo: progettazione, realizzazione, misurazione, trattamenti, fino all’imballaggio finale» racconta Renato Azzolini.
Un ufficio tecnico che vanta la presenza di strumenti e macchinari estremamente sofisticati, come la macchina di misura tridimensionale Dea Global Silver, alla quale è stata riservata una sala metrologica climatizzata dedicata. Queste tecnologie sono destinate ad evolversi ulteriormente nei prossimi anni, e la direzione è quella degli automatismi totali. Le manipolazioni andranno evitate il più possibile servendosi di macchinari che possano maneggiare automaticamente o semi-automaticamente il prodotto in tutte le fasi di lavorazione, così da rispondere alla necessità di ridurre ancor di più i margini di errore, e ciò modificherà ulteriormente il rapporto uomo-macchina.

Inoltre, è innegabile che il trend di mercato sia quello di trasmettere commesse sempre più ridotte nelle quantità, frequenti, particolari nei dettagli e da consegnarsi in tempi brevi. Per restare al passo sarà dunque necessario che le aziende sviluppino sempre più una progettazione e una programmazione all’interno dell’ufficio tecnico e non più a bordo macchina, oltre a introdurre nel loro processo produttivo la possibilità di gestire la produzione 24 ore su 24, senza alcuna interruzione oraria.

Per riassumere, il settore della meccanica di precisione sta evolvendo pur rimanendo fedele alla sua natura: l’ambizione ad un innalzamento costante della qualità e della complessità. E il mercato sembra dare ragione a quelle aziende che, come AR Costruzioni Meccaniche, hanno scelto di puntare a margini di errore sempre più prossimi allo zero. «Negli ultimi anni ho notato un innalzamento della cultura media del cliente: non solo è sempre più esigente, ma è anche cosciente che a maggior qualità corrisponde maggiore investimento, di tempo e finanziario. E questo gioca e giocherà sempre più a favore di tutte le aziende che lavorano con standard qualitativi ai massimi livelli - conclude Renato Azzolini -. Il mercato è cambiato, o punti in alto o sei fuori».

di Lucrezia Gennari  

Fonte: "Meccanica" Febbraio 2019 Golfarelli Editore

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